11 gennaio 2007
USTICA : Scusate ma non è colpa di nessuno!
Roma : torre di controllo di Ciampino
27 giugno 1980 Ore 20,59 e 45 secondi
Sul punto di coordinate 39*43Ne12*55'E scompare dallo schermo radar
un veicolo civile: é il Dc9 I-TIGI( india-tango-india-golf-india) della società Itavia ,in volo da Bologna a Palermo, nominativo radio IH-870 ,con a bordo 81 persone ,78 passeggeri e tre uomini di equipaggio .
Il controllore di turno cerca di ristabilire il contatto con il pilota del Dc9.
Lo chiama disperatamente una ,due tre volte .
A rispondergli solo un silenzio di morte .
Scatta l'allarme, ma non scattano i soccorsi che arriveranno sul punto di inabissamento dell'aereo a metà tra le isole di Ponza ed Ustica ,soltanto la mattina dopo.
Com’ è possibile che un giorno del 1980 muoiano 81 persone in un drammatico incidente (forse) aereo, e, dopo 27 anni si arrivi a dire "Non è colpa di nessuno"?
Sembra impossibile? E invece è vero. E come se è vero. Siamo ad oggi, sono passati 27 anni e la "questione Ustica" si conclude. Si conclude per sempre!
La strage di Ustica si chiude sì, ma senza nessun colpevole con l'assoluzione definitiva con formula piena per i generali Lamberto Bertolucci e Franco Ferri, processati per alto tradimento nell'ambito del disastro avvenuto il 27 giugno del 1980 che costò la vita a 81 persone.
È il risultato della decisione della prima sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale, rigettando anche il ricorso presentato dal governo. Con la bocciatura dei ricorsi, dunque, dopo 27 anni si chiude il processo penale della strage e si toglie la possibilità ai familiari delle vittime di poter chiedere, in sede civile, il risarcimento dei danni morali.
E la formula è quella "piena": il fatto non sussiste. In pratica: non è successo niente, non è colpa di nessuno.
Con chi prendersela per questo ennesimo "regalo italiano"? Con il Governo, con i militari, con le forze occulte?
Prendiamocela con noi stessi....
Prendiamocela con noi stessi, paese di persone dalla memoria incredibilmente corta; paese di persone che quando hanno la pancia piena, poche (?) tasse da pagare, pochi immigrati che "rompono", sono tranquille...e vivono serene! Queste persone non sono gli altri, siamo noi.
Abbiamo la memoria corta, e questo è già grave. Ma ciò che è peggio è che abbiamo la coscienza così debole da essere comprata e convinta da qualunque sentenza, o, peggio, dal tempo che "viene" fatto passare... perchè più tempo passa e più corriamo il rischio di dimenticarci...
Siamo un paese dalla memoria corta, ed un paese anche incapace di ribellarsi e protestare. Non per le cose inutili ma per i drammi come quelli che oggi stiamo rivivendo: persone innocenti alle quali è stato ucciso tutto. 81 famiglie che piangono dei parenti, degli amici....
Non chiediamoci cosa può fare solo la giustizia per queste persone: chiediamoci cosa possiamo fare noi. Se stare ancora zitti, se lasciar passare questa notizia sotto silenzio, accontentandoci di qualche timida protesta (che in televisione fa ormai solo folklore...quasi come gli scioperi della fame di Pannella), o se protestare - questa volta - per uno dei pochi motivi per cui meriti protestare....
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